BENVENUTO NELLA FORESTA CSR

 

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CSR E TREEDOM INSIEME PER L’AMBIENTE 

Ciao! Siamo felici di darti il benvenuto nella nostra nuova Foresta CSR! 

La Cassa ha dato avvio a un nuovo progetto - con la partnership di Treedom - volto a ridurre le emissioni di CO2 nel pianeta.

Il nostro progetto prevede di finanziare la piantumazione di ben 9.000 alberi nel corso del triennio 2022-2024, regalandoli all’ambiente e ai correntisti della Cassa.

Siamo orgogliosi di poter condividere con i nostri soci e clienti quest’ambizioso progetto e ci auguriamo che questo sforzo per l’ambiente possa essere apprezzato ed emulato!

 

 

LA FORESTA CSR 

Come si compone la nostra foresta? I primi 3.000 alberi sono stati piantati in occasione della giornata della Terra del 2022, e ora crescono, curati dalle proprie comunità, in Asia, Africa e America Latina. Nel 2023 la nostra Foresta CSR è cresciuta, raggiungendo 6.000 alberi e nuovi Paesi (Ghana e Guatemala). Grazie ai nuovi alberi, anche i clienti che hanno già riscattato un albero nel 2022, potranno riceverne un altro accedendo nella sezione dedicata nell’Area Clienti.

 

 

I BENEFICI AMBIENTALI ED ECONOMICI DEL PROGETTO CSR-TREEDOM

Gli alberi sono alleati preziosi nella lotta al cambiamento climatico, perché producono ossigeno e assorbono CO2, intrappolandola nei loro tronchi, rami e radici. Così facendo, migliorano la qualità dell’aria e contribuiscono ad abbassare le temperature sottraendo CO2 dall’atmosfera. 

Ma non solo. Gli alberi hanno molti modi di rendersi indispensabili, perché favoriscono la biodiversità (offrendo rifugio e nutrimento a diverse specie vegetali e animali), contrastano l’erosione del suolo grazie alle loro radici e proteggono le colture dai venti e dagli eventi climatici estremi sempre più frequenti.

I progetti puntano ad avere un impatto positivo non solo sull’ambiente in cui intervengono, ma anche sulle persone che lo abitano. Per questo le zone di progetto scelte si trovano in paesi in via di sviluppo, dove i benefici degli alberi potranno davvero fare la differenza.

Tutti gli alberi piantati rimangono infatti di proprietà dei contadini che se ne prendono cura e le comunità vengono formate passo per passo, in modo da acquisire competenze che potranno a loro volta trasferire ad altri. Gli alberi producono non solo frutti (che offrono ai contadini un’opportunità di arricchire la propria dieta o di avere un’ulteriore fonte reddituale), ma possono fornire rami, foglie e fronde da utilizzare come foraggio o nella costruzione di recinti per animali.

 

 

OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE (SDGs)

Con i progetti agroforestali perseguiamo 10 dei 17 obiettivi di sviluppo Sostenibile fissati dagli Stati membri delle Nazioni Unite per il 2030:

  • Sconfiggere la povertà: i contadini possono moltiplicare i momenti di raccolta e le opportunità di reddito
  • Sconfiggere la fame: gli alberi migliorano la produttività delle colture preesistenti e i loro frutti arricchiscono la dieta dei contadini
  • Istruzione di qualità: i contadini imparano a costruire un vivaio, praticare gli innesti e gestire il patrimonio forestale in modo sostenibile
  • Parità di genere: le donne acquisiscono competenze e responsabilità, guadagnando un’opportunità di indipendenza economica
  • Lotta contro il cambiamento climatico: gli alberi migliorano la qualità dell’aria e sottraggono CO2 dall’atmosfera
  • Vita sulla Terra: gli alberi contrastano l’erosione del terreno e la desertificazione. Offrono rifugio e nutrimento a diverse specie vegetali e animali, favorendo la biodiversità
  • Partnership per gli obiettivi: i progetti ONG, associazioni, attori istituzionali e popolazioni locali in Africa, Asia, America Latina e Italia
  • Lavoro dignitoso e crescita economica: grazie alla raccolta e alla vendita di frutti i contadini diversificano il proprio reddito e in alcuni casi avviano iniziative di micro-imprenditorialità
  • Ridurre le diseguaglianze: le popolazioni locali guadagnano un’opportunità di reddito e acquisiscono competenze per costruirsi un futuro sostenibile
  • Consumo e produzione responsabili: i contadini utilizzano materiali di recupero e le risorse a disposizione sul posto, limitando al minimo gli spostamenti